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DiGiovanna Di Mauro

Corso RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE (Roma)

RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE
D.M. 09.03.2007: Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni
D.M. 16.02.2007: Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi
D.M. 14.01.2008, Capitolo 3.6: Azioni accidentali: incendio
D.M. 09.05.2007: Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio
Roma, 28 – 29 – 30 marzo 2012
DiGiovanna Di Mauro

Informazioni utili per la compilazione de Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2012.

MUD 2012

Sul supplemento ordinario n. 283 della G.U. del 30 dicembre 2011 è stato pubblicato ilDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2011, n.298 “Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2012”.
Il modello di cui al decreto deve essere utilizzato per le dichiarazioni da presentare, entro il30 aprile 2012, con riferimento all’anno 2011, da parte dei soggetti interessati:

  • Comuni o loro Unioni e/o Consorzi e Comunità Montane
  • Produttori di AEE e Sistemi Collettivi di Finanziamento
  • CONAI o altri soggetti di cui all’articolo 221, comma 3, lettere a) e c),
  • Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.

Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è quindi articolato in 4 comunicazioni:
1. Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione, che deve essere effettuata tramite il sito www.mudcomuni.it
2. Comunicazione Imballaggi (ai sensi dell’art.220, comma 2 del d.lgs.n.152/2006)
3. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, effettuabile dai siti www.impresa.gov.it oppure www.registroaee.it
4. Comunicazione Veicoli Fuori Uso (Il software per la compilazione della Comunicazione MUD – Veicoli Fuori Uso, al fine della successiva trasmissione telematica, è scaricabile daqui).
Dichiarazione SISTRI
I produttori iniziali di rifiuti e le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti, che erano tenuti alla presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale di cui alla legge 25 gennaio 1994 n. 70, dovranno comunicare, come prevede il D.M. Ambiente 52/2011, i dati relativi ai rifiuti prodotti e smaltiti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011 entro il 30 aprile 2012. La presentazione della dichiarazione SISTRI è, al momento, disciplinata dalla circolare del Ministero dell’Ambiente n, 6774 del 2 marzo 2011 che prevede che possa essere effettuata:

  • compilando e trasmettendo alla Camera di Commercio, con le modalità utilizzate per la presentazione del MUD (quindi via telematica o con spedizione cartacea o magnetica) le schede del capitolo 1 – Rifiuti del DPCM 27 aprile 2010, previo pagamento del diritto di segreteria.
  • compilando i modelli disponibili sul sito www.sistri.it.
DiGiovanna Di Mauro

ISPRA Programmazione congiunta della ricerca sull’acqua

Programmazione congiunta della ricerca sull’acqua

Il Consiglio dell’Unione Europea ha assunto la decisione di lanciare l’iniziativa di programmazione congiunta “Water Challenges for a Changing World”. La decisione, adottata il 6 dicembre 2011 a Bruxelles, contribuirà a ridurre la frammentazione degli sforzi compiuti  dagli Stati membri nella tutela e gestione delle risorse idriche, favorendo l’attivazione di capacità, esperienze, conoscenze e finanziamenti, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo-guida dell’Europa e la sua competitività nella ricerca ed innovazione applicata all’acqua. All’iniziativa partecipa l’Italia con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) anche per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’Europa investe circa 500 milioni di euro all’anno per finanziare attività pubbliche di ricerca  ed innovazione nel settore dell’acqua, di cui 370 investiti dai paesi europei e 130 dalla Commissione Europea. L’iniziativa di Programmazione Congiunta supporterà attivamente la Commissione Europea per far sì che i cittadini europei beneficino al massimo di questi investimenti. A questa Joint Programming Initiative partecipano al momento quattordici paesi europei, tra cui appunto l’Italia con l’ISPRA, oltre alla Commissione Europea. L’ iniziativa risponde alla grande sfida di “realizzare sistemi idrici sostenibili per un’economia sostenibile dentro e fuori l’Europa”. Nessun paese europeo può affrontare questa sfida da solo, sia per l’ampiezza delle azioni richieste, sia per le diversità geografiche che caratterizzano le questioni relative all’acqua. Inoltre, per rispondere adeguatamente ad una tale sfida è richiesto un approccio multidisciplinare, dal momento che debbono essere affrontati compiti rilevanti dal punto di vista non soltanto economico, ma anche ecologico, tecnologico e sociale.
Attualmente l’Europa è in testa all’industria mondiale dell’acqua, sia per quanto riguarda gli aspetti della ricerca che quelli dell’innovazione tecnologica, con un terzo di tutte le attività commerciali globali, delle pubblicazioni scientifiche e dei brevetti internazionali. L’iniziativa coordinerà meglio i programmi di ricerca europei, avviando attività specifiche come progetti, infrastrutture di ricerca e mobilità tra i ricercatori. L’interazione tra programmi di ricerca, di sviluppo ed innovazione dei paesi partner dell’iniziativa comunitaria supporterà il ruolo primario dell’Europa consolidandolo ulteriormente tramite questa iniziativa di cooperazione internazionale. Tali sforzi di integrazione consentiranno di far progressi nella sostenibilità dei servizi ecosistemici, di sviluppare per i cittadini servizi idrici migliori, di promuovere la  competitività nell’industria del settore idrico, di realizzare un sistema economico meglio orientato alla tutela della risorsa idrica e di dare migliore e più completa attenzione a tutte le componenti del complesso ciclo dell’acqua, con lo scopo di tutelare meglio gli aspetti qualitativi e quantitativi di questa essenziale risorsa naturale.
Quest’iniziativa di programmazione congiunta sull’acqua si inserisce in una decisione del Consiglio dell’Unione Europea che riguarda il sostegno anche ad altri 9 analoghe iniziative comunitarie di ricerca sui maggiori temi di rilevanza socio-economica per l’Europa, quali le malattie neuro-degenerative, l’alimentazione sicura, il cambiamento climatico, la tutela e l’uso di mari ed oceani.
La Joint Programming Initiative “Water challenges for a changing world” coinvolge i seguenti paesi: Spagna come coordinatore; Italia, Francia, Danimarca, Paesi Bassi, Germania,Irlanda, Regno Unito,Cipro, Norvegia, Finlandia, Ungheria, Romania, Polonia, Portogallo, Turchia, Israele come partners; Grecia, Svezia e Belgio come osservatori.
ISPRA
Dipartimento Tutela Acque Interne e Marine
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Fax 06 50074228