Remedia e Politecnico di Milano presentano E-Waste Lab, il progetto nato per lo sviluppo dell’industria del riciclo di terre rare e metalli nobili

DiGiovanna Di Mauro

Remedia e Politecnico di Milano presentano E-Waste Lab, il progetto nato per lo sviluppo dell’industria del riciclo di terre rare e metalli nobili

Oggi la produzione globale di terre rare è di circa 133.600 t/anno e la domanda globale potrebbe raggiungere 210.000 t/anno entro il 2015. Anche sul fronte metalli preziosi si assiste a una crescita: nel 2011 la domanda globale di oro è aumentata del 6% – salendo a 4.067,1 tonnellate – per un valore stimato di 205,5 miliardi di dollari, mentre quella di argento ha superato tutti i metalli preziosi in termini di aumenti di prezzi medi annui.
I numeri sono esplicativi: l’accessibilità alle risorse, e in particolare a metalli preziosi e terre rare, rappresenta un tema nodale per l’Europa e l’Italia, ed è sempre più attuale a causa delle problematiche di approvvigionamento.
Il laboratorio E-Waste Lab nasce proprio per fornire una risposta a queste problematiche promuovendo lo sviluppo dell’industria del riciclo di questi materiali, componenti essenziali dei moderni beni industriali.
Per capire le potenzialità nascoste dietro un corretto recupero deiRaee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), un cellulare, ad esempio, contiene 250 mg di argento, 24 mg di oro, 9 mg di palladio, 9 g di rame. Una batteria a ioni di litio racchiude circa 3.5 g cobalto e 1.0 g terre rare (Nd, Eu, Ce e Tb).
E-Waste Lab nasce dalla collaborazione tra ReMedia, il consorzio nazionale per la gestione di tutte le categorie di rifiuti tecnologici, e il Politecnico di Milano e vede tra i suoi partner anche Regione LombardiaAmsaStenaAssolombarda. Il progetto vuole fornire una risposta concreta a una sfida importante in un settore, quello del riciclo, che può essere di sostegno alla crescita economica.
“E-waste Lab affronta un tema, la progettazione di soluzioni tecnologiche e gestionali per il recupero di materie prime strategiche, che è pienamente coerente con la missione del nostro Ateneo – ha affermato il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone -. Le innovazioni che verranno generate sono importanti sia dal punto di vista sociale sia ambientale. Dall’altro lato, esse rappresentano occasioni per lo sviluppo di un rapporto strategico con il sistema delle impreseoperanti nel nostro Paese e potranno sviluppare crescita economica e occupazione, obiettivi particolarmente importanti nel contesto in cui ci troviamo a operare”.
O.O.
Fonte: http://www.tecnici.it/Terre-rare-e-metalli-nobili-un-tesoro-nascosto-nei-rifiuti-tecnologici_zoom_x_87.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_tecnici_23_13_06_2012

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