(di Francesco Petrucci) La Commissione europea ha varato il 29 novembre 2012 la proposta di direttiva di approvazione del settimo Programma d’azione per l’ambiente “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” che lancia le sfide da raggiungere e gli obiettivi da qui al 2020.
Il settimo Programma d’azione sostituisce il sesto (scaduto a luglio 2012) e dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Fondato sul principio “chi inquina paga”, sul principio di precauzione e di azione preventiva e su quello di riduzione dell’inquinamento alla fonte, il Programma definisce un quadro generale per la politica ambientale fino al 2020, individuando nove obiettivi prioritari da realizzare.
I nove obiettivi sono: 1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell’Unione; 2. trasformare l’Unione in un’economia a basse emissioni di carbonio; 3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere; 4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione Ue in materia di ambiente; 5. migliorare le basi scientifiche della politica ambientale; 6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima, al giusto prezzo; 7. migliorare l’integrazione ambientale e la coerenza delle politiche; 8. migliorare la sostenibilità delle città dell’Ue; 9. aumentare l’efficacia dell’azione Ue nell’affrontare le sfide ambientali a livello regionale e mondiale.
Il settimo Programma d’azione sostituisce il sesto (scaduto a luglio 2012) e dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Fondato sul principio “chi inquina paga”, sul principio di precauzione e di azione preventiva e su quello di riduzione dell’inquinamento alla fonte, il Programma definisce un quadro generale per la politica ambientale fino al 2020, individuando nove obiettivi prioritari da realizzare.
I nove obiettivi sono: 1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell’Unione; 2. trasformare l’Unione in un’economia a basse emissioni di carbonio; 3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere; 4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione Ue in materia di ambiente; 5. migliorare le basi scientifiche della politica ambientale; 6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima, al giusto prezzo; 7. migliorare l’integrazione ambientale e la coerenza delle politiche; 8. migliorare la sostenibilità delle città dell’Ue; 9. aumentare l’efficacia dell’azione Ue nell’affrontare le sfide ambientali a livello regionale e mondiale.
Presentata dalla Commissione il 29 novembre 2012
fonte http://www.reteambiente.it/news/17698/settimo-programma-d-azione-per-l-ambiente-gli-obi/
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