Tutela acque, nuove sostanze pericolose da monitorare

DiGiovanna Di Mauro

Tutela acque, nuove sostanze pericolose da monitorare

La direttiva 2013/39/Ue in vigore dal 13 settembre 2013 incrementa l’elenco delle cd. sostanze prioritarie, ossia delle sostanze chimiche con un rischio significativo per l’ambiente acquatico, operando una modifica della direttiva quadro acque 2000/60/Ce.
Le sostanze prioritarie sono quelle nei cui confronti la Ue stabilisce priorità di intervento ai fini del loro monitoraggio nellle acque superficiali e il cui elenco è contenuto nell’allegato X alla direttiva: dalle 33 precedentemente previste si passa ora a 48, e tra di esse ve ne sono alcune riconosciute come pericolose a causa della loro persistenza, bioaccumulo e/o tossicità (tra le quali le diossine).
La presente modifica, che dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 14 settembre 2015, stabilisce inoltre (all’allegato II) nuovi Standard di qualità ambientali (Sqa) a livello Ue per i corpi idrici superficiali per tutte le sostanze prioritarie elencate, in modo che in tutta l’Unione vi sia uniformità di monitoraggio, necessaria per ottenere gli obbiettivi di tutela delle acque dato anche l’elevato numero di bacini trasfrontalieri.
documenti di riferimento

Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2013/39/Ue
Politica delle acque – Sostanze prioritarie – Modifica alle direttive 2000/60/Ce e 2008/105/Ce
Direttiva Parlamento europeo e Consiglio Ue 2000/60/Ce
Quadro per l’azione comunitaria in materia di acque

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