Una ricerca olandese scopre un procedimento economico per produrre plastica da biomassa

DiGiovanna Di Mauro

Una ricerca olandese scopre un procedimento economico per produrre plastica da biomassa

Grazie ad uno studio effettuato dal dipartimento di chimica dell’Università di Utrecht e pubblicato su Science, è stato scoperto un nuovo sistema per produrre plastica senza petrolio, ma con scarti derivanti dalla potatura delle piante.
In realtà non è una novità che si possa ricavare plastica dalla biomassa, tuttavia fino ad oggi i procedimenti erano troppo complicati e costosi per una produzione in larga scala.
Il professor Krijn de Jong, che ha condotto lo studio, ha spiegato che adesso è possibile produrre prodotti in plastica senza petrolio per mezzo di un catalizzatore recentemente sviluppato e costituito di nanoparticelle di ferro delle dimensioni di 0,00002 millimetri. Il processo sviluppato dagli studiosi olandesi ha origine negli studi condotti da Franz Fischer e Hans Tropsch negli anni Venti. Essi riuscirono a ricavare combustibili sintetici da un mix di gas fatto di monossido di carbonio e idrogeno. Partendo dalle molecole di ferro, notoriamente efficaci nel catalizzare la trasformazione di gas in etilene, propilene e butadiene, i problemi di instabilità sono stati superati grazie all’unione di queste molecole a nanoparticelle non reattive, che le hanno rese più resistenti. Il miglior risultato è stato ottenutounendo le nanoparticelle di ferro a nanofibre di carbonio.
Il grande vantaggio che la scoperta porterà nella produzione di bioplastica è a parte l’affrancamento sempre maggiore dell’industria dall’oro nero, anche la sostenibilità legata al fatto che si utilizzerebbero materiali di scarto agricoli.
C.C.
Fonte: http://www.chimici.info/La-nuova-bioplastica_news_x_11049.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter_chimici_9_08_03_2012

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